CONSUMI. A LUGLIO ANCORA IN FORTE CALO. GLI ITALIANI CONTINUANO A STRINGERE LA CINGHIA
Posted by irpinianelmondo su settembre 4, 2008
4.9.2008-Ancora un segno meno per i consumi delle famiglie italiane: nei primi sette mesi del 2008 il calo é del 2,2% e il solo mese di luglio – il quinto mese consecutivo a chiudere con il segno meno – ha visto una diminuzione delle quantità della domanda di beni e servizi da parte delle famiglie dell’1%.
Un quadro nero, quello tracciato dalla consueta indagine della Confcommercio sui consumi, che porta l’organizzazione a concludere che quasi certamente il 2008 si chiuderà sia il Pil che per i consumi in negativo. Il presidente Carlo Sangalli parla di “emergenza” e chiede di abbassare le tasse per ridare fiato all’economia. La Confcommercio esplicita allora “una proposta: rendiamo strutturale la riduzione delle tasse sui premi e sugli straordinari”.
Gli italiani continuano dunque a tirare la cinghia e a risparmiare su tutto: a luglio il calo più consistente è nei consumi di beni e servizi per la mobilità (-6,7%). E’ sempre più difficile – fa notare la più grande organizzazione del commercio – che una famiglia investa in un’autovettura o una moto nuova. Ma soffre anche il comparto dei beni e dei servizi ricreativi (-5,2%) e in calo resta anche la domanda di prodotti alimentari (-2,4%), di abbigliamento e scarpe (-2,1%), di beni e servizi per la casa (-1,6%). Tengono solo i consumi nel comparto comunicazioni (+9,2%) e dei beni e servizi per la cura della persona (+1,7%).
L’altra sola voce positiva – quella dei servizi di ristorazione ed alloggio, +0,6% – conferma in realtà i segnali di crisi in quanto è “imputabile in parte alla decisione delle famiglie – spiega l’Ufficio Studi della Confcommercio – di anticipare le vacanze estive in un periodo nel quale i prezzi risultano più contenuti”. I consumi vanno a picco ma la dinamica dei prezzi invece continua a seguire il segno contrario. A luglio – sempre secondo i dati della Confcommercio – sono cresciuti del 3% (un po’ meno rispetto al +3,3% di giugno) e complessivamente nei primi sette mesi del 2008 l’aumento è del 2,7%.
Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli parla di “crisi strutturale di lungo periodo” e al momento senza segnali di ripresa. “Luglio è il quinto mese consecutivo – dichiara ancora Sangalli – che fa registrare un calo significativo dei consumi, ad eccezione del comparto delle comunicazioni e questo dato ci consegna un’amara prospettiva: che il 2008 si chiuderà con il segno meno sia per il Pil che per i consumi”. Di qui un appello: abbassare la pressione del fisco.
“E’ evidente – conclude il presidente della Confcommercio – che quello che prima era una priorità adesso diventa un’emergenza: abbassare le tasse per tutti e ridare fiato all’economia”. In particolare per Sangalli occorrerebbe rendere “strutturale la riduzione delle tasse sui premi e sugli straordinari”. ANSA
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