ALITALIA . CAOS GENERALE – SACCONI: ” SUBITO PROVVEDIMENTI PENALI”. BERLUSCONI: ” AVANTI CON CONTRATTI SINGOLI”
Posted by irpinianelmondo su novembre 11, 2008
11.11.2008-E’ stata una nuova giornata campale per i passeggeri di Alitalia. Ritardi, cancellazioni e disagi si sono registrati in diversi aeroporti. Le 24 ore di sciopero improvviso proclamate ieri pomeriggio dal ‘Comitato di lotta’ dei dipendenti hanno causato forti problemi già ieri sera e, nonostante la precettazione del governo, anche oggi moltissimi voli sono partiti in ritardo e in tutta Italia ci sono state più di cento cancellazioni.
Intanto Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture, ha ribadito la linea dura dell’esecutivo – pronto a ricorrere al codice penale – ma gli ‘irriducibili’ del fronte anti-Cai hanno continuato la protesta selvaggia a Fiumicino, Linate, Napoli e altri scali nazionali. E se l’Enac valuta sanzioni alla compagnia, chiedendo perfino i nomi degli equipaggi che non si presentano al lavoro, la Procura di Roma (come quella di Civitavecchia) ha aperto un’inchiesta sullo sciopero, ipotizzando i reati di interruzione di pubblico servizio e inosservanza ai provvedimenti dell’autorità garante. “Sono 3-400 persone – ha detto il Garante, Antonio Martone – che non solo stanno scioperando, sia pure senza preavviso e violando le regole, ma se impediscono ad altri di andare a lavorare si crea anche un problema di interruzione di pubblico servizio, quindi anche un illecito penale”.
Secondo Alitalia, oggi sono stati cancellati 124 collegamenti sull’intero network e ci sono stati “ritardi nelle partenze e arrivi di diversi scali”. La regolarità del servizio è stata resa “ancor più difficile dalla rigidità d’impiego applicata da parte del personale di volo”, ovvero lo sciopero bianco delle cinque sigle del ‘fronte del no’ che da alcuni giorni rispettano alla lettera il regolamento di volo. Per domani è prevista la cancellazione di altri 50 voli.
Concorde il giudizio di condanna dei leader dei sindacati confederali, con Guglielmo Epifani (Cgil) che ha criticato il “radicalismo estremista che non fa gli interessi nè della compagnia nè dei lavoratori e mette i cittadini contro il futuro della compagnia”. Duro anche Raffaele Bonanni (Cisl), secondo cui gli scioperi sono “iniziative spontanee e senza regole che creano un clima avvelenato”, mentre Luigi Angeletti (Uil) ha minimizzato spiegando che è “naturalmente prevedibile che in una fase d’incertezza ci siano queste reazioni”. Per Epifani, comunque, è arrivato il momento della mediazione del sottosegretario Gianni Letta sulle “parti del contratto che non corrispondono a quello poi firmato”.
E se dopo gli “atti illegali” del Comitato di lotta il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha invocato la necessità di accelerare la riforma del diritto di sciopero (le linee guida sono già state esaminate dal consiglio dei ministri), secca è stata la replica di Epifani e Bonanni. “A nessuno venga in testa – ha detto in particolare Bonanni – che queste iniziative isolatissime e non rappresentative possano costituire un’occasione per regolamentare il diritto di sciopero”.
BERLUSCONI “SI’ A CONTRATTI SINGOLI”
“Gli imprenditori hanno fatto la loro parte, hanno messo i soldi e la faccia, ora tocca ai lavoratori”. A Silvio Berlusconi i disservizi e gli scioperi a Fiumicino non sono andati proprio giù. Il premier ne ha parlato con alcuni ministri a margine dell’incontro con il presidente brasiliano Lula: “Non hanno capito – ha spiegato – che l’azienda era già fallita e loro perdevano il posto. Così si rovina l’immagine dell’Italia”. Il premier si riferiva naturalmente a chi ha provocato disagi nell’aeroporto romano. Per questo motivo ha invitato – secondo quanto viene riferito – la nuova compagnia a proseguire su questa strada: “Bisogna andare avanti anche con i contratti singoli, non si può paralizzare il paese”, è il suo pensiero.
Il Cavaliere, però, sondaggi alla mano, è convinto che gli ‘irriducibili’ non trovino sponda nell’opinione pubblica. “La gente è con noi, non capisce il motivo di questo sciopero selvaggio”, ha spiegato il premier ai suoi consiglieri. Berlusconi, rivela un ministro che gli ha parlato nel pomeriggio, si è detto d’accordo sulla necessità di regolamentare il diritto allo sciopero, proposta arrivata dal responsabile del Welfare Maurizio Sacconi. Il fatto è che il presidente del consiglio è intenzionato a dare una svolta all’economia e vuole chiudere la ‘querelle’ sulla compagnia di bandiera. “Dobbiamo rispettare il programma”, è il leitmotiv del capo del governo. Che, con i suoi parlamentari, non ha nascosto la sua contrarietà verso chi frena all’interno della maggioranza: “Noi dobbiamo rispondere ai cittadini e non cercare sponde con chi ci vuole mettere solo i bastoni tra le ruote”. Inoltre il premier avrebbe ribadito con alcuni parlamentari azzurri le sue perplessità sulla creazione di strumenti ad hoc, come la bicamerale, per l’approvazione del federalismo.QN
melandroweb said
volare per l’uomo fin dall’antichità un SOGNO