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SANITA’ IN CAMPANIA. AD AVELLINO UNA SOLA ASL . A BISACCIA (AV) OSPEDALE TERRITORIALE

Posted by irpinianelmondo su novembre 28, 2008

ospedale28.11.2008-Drastica riduzione del numero delle Asl campane. Sono gli effetti del piano di contenimento della spesa sanitaria. Ora c’è il sì del Consiglio regionale campano: le aziende sanitarie locali da tredici passano a setteTre nella provincia di Napoli e una per ognuna delle altre quattro province, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento. Il pacchetto con tutte le altre misure di contenimento sono tuttora in votazione nel Parlamentino regionale.

SU SALERNO, GIUNTA BATTUTA – Sulla riduzione delle Asl nella provincia di Salerno però la giunta è stata battuta in aula. Un emendamento del consigliere del Mpa Franco Brusco che chiedeva due Asl per quella provincia e sul quale il vicepresidente della giunta, Antonio Valiante, si era detto favorevole a nome del governo regionale, è stato bocciato con i voti della stessa maggioranza. Valiante aveva dato parere favorevole «in coerenza – aveva detto – con quanto espresso dalla giunta in commissione (nel piano del governo, infatti, le Asl salernitane dovevano passare da tre a due) e perchè riteniamo che un territorio come quello salernitano sia difficilmente gestibile con una sola Asl. Tuttavia – aveva concluso – il governo accetterà la decisione del Consiglio».

VOTI CONTRARI – I voti contrari all’emendamento sono stati 30 (tutta la maggioranza con l’eccezione di Iossa del Pd e Nicola Marrazzo dell’Idv). Diciotto i favorevoli (il Pdl), 3 gli astenuti. Alla luce del voto dal centrodestra Salvatore Ronghi (Mpa) ha sottolineato l’apertura di un caso politico meritevole di un chiarimento in seno alla maggioranza. Ma Valiante ha minimizzato: «Avevo premesso che il governo non si sarebbe contraddetto e che avrebbe rispettato la decisione del Consiglio».

TAGLI AGLI OSPEDALI – Quanto agli ospedali, escono dalla rete dell’emergenza il Cto e gli Incurabili a Napoli, gli ospedali di San Felice a Cancello, Roccadaspide, Agropoli, mentre vengono riclassificati da Dea a presidi di primo livello il San Gennaro, gli ospedali di Torre del Greco (che diventa polo specialistico per la gastroenterologia), Vico Equense, Marcianise, Scafati, Cava dè Tirreni, Oliveto Citra. Gli ospedali di Bisaccia, San Bartolomeo in Galdo, Teano diventano ospedali territoriali. Grazie agli emendamenti dell’Idv accolti in serata l’ospedale Maresca di Torre del Greco recupera i reparti di Ginecologia e Ostetricia e aggiunge dieci posti letto in Cardiologia. Infine, il Consiglio regionale ha approvato un emendamento di Ronghi (Mpa) che dà un taglio alle consulenze delle aziende sanitarie in essere alla data di entrata in vigore della legge. Queste – si stabilisce – non sono ulteriormente rinnovabili nè rinegoziabili.Corrieremezzogiorno

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