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POLITICA AVELLINO. CIRIACO DE MITA HA SCELTO:” ACCORDO CON IL CENTRODESTRA”

Posted by irpinianelmondo su dicembre 25, 2008

de-mita25.12.2008De Mita: accordo possibile con Pdl

Ciriaco De Mita rompe gli indugi e annuncia la ”probabile convergenza con il centro destra per liquidare l’esperienza di centro sinistra” in vista delle amministrative. Il leader di Nusco in una intervista esclusiva a Irpinia tv attacca Galasso e la De Simone. ”Questo sindaco – ha detto De Mita – che si crede un semi Napoleone non l’ho scelto io”. La De Simone, definita ”la piccola regina degli zar”, secondo il leader ”ha imbrogliato tutti ed ha rotto l’accordo già definito”. De Mita ha anche detto no a Pionati ”non è il nostro candidato sindaco” ed ha attaccato De Luca:”E’ stato assessore regionale e nessuno se n’è accorto”.

3 Risposte a “POLITICA AVELLINO. CIRIACO DE MITA HA SCELTO:” ACCORDO CON IL CENTRODESTRA””

  1. Marco said

    Chiederei al Sig. De Mita:
    ma la politica si fa per la gente o per una semplice soddisfazione personale di sentirsi Vincitore e non Vinto?

  2. mercuzio said

    Articolo pubblicato da buongiornoirpinia il 4 -1- 2009
    Rinnovare un ricordo , sottolineare una coerenza.

    “Gli è facil cosa a chi esamina con diligenza le cose passate, prevedere in ogni republica le future e farvi quegli rimedi che dagli antichi sono stati usati, o non ne trovando degli usati, pensare de’ nuovi per la similitudine degli esempi”.
    Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, III,

    «Per migliorare la politica generale – dice De Mita – bisogna partire da un governo del territorio più corrispondente alle esigenze delle persone. Noi avanzeremo proposte e programmi ma la prefigurazione più probabile è quella di una convergenza con il centrodestra.. E’ un passaggio salutare, quasi da movimento di liberazione rispetto ad un sistema che quando aveva una nobiltà, aveva i suoi difetti, oggi ha perso nobiltà e ha esaltato i difetti».
    Nella mia lunga frequentazione con la letteratura politica più che con la pratica politicante ho cercato di definire delle convinzioni politiche che non avevano la presunzione del definitivo e del vero. Mi sono convinto che per quanto riguarda l’espressione e l’aggregazione degli interessi nelle democrazie contemporanee questa funzione viene svolta anche da associazioni e movimenti, nonchè da una presa di responsabilità individuale , riflessiva , consapevole ed attiva . Per cui il ruolo dei partiti diventa sempre più marginale e critico.
    Pur convinto che il vero sapere si risolve nel sapere interrogare piuttosto che nel saper rispondere , sono sicuro che nessuno riuscirà mai a diventare sapiente nell’isolamento, ma solo nell’assidua frequentazione e nel quotidiano dialogo con i suoi concittadini . Socrate dice “io amo imparare, ma la campagna e gli alberi nulla mi insegnano, imparo invece dagli uomini della città”.
    E’ la Politica come ricerca più che come prassi che ha segnato il corso della mia vita mentale , sociale e familiare . Così come aveva ben espresso mio fratello Tonino proprio su questo quotidiano. “Ma la politica si è sempre più allontanato dagli interessi veri delle persone e i personalismi hanno preso il campo nello schieramento solo per definire o accrescere i poteri dei singoli dirigenti o amministratori. Per me la politica era ed è essenzialmente servizio alla gente e rispetto delle idee anche degli avversari politici che meritavano rispetto e stima pur nella contrapposizione politica . Così pensavamo coerentemente e distintamente nella mia famiglia al punto tale che mi sono trovato contrapposto politicamente perfino con un mio fratello senza mai superare il limite della correttezza, e del rispetto nell’interesse prima di tutto del nostro paese”. L’ultima intervista dell ‘ On De Mita ripresa da questo giornale pochi giorni fa mi ha creato grande imbarazzo umano oltre che sconcerto politico non per “i suoi impeccabili, colti e motivati ragionamenti” quanto per una contrarietà di fondo sull’esito dirompente che potrà provocare nelle persone onestamente semplici come mio fratello o intellettualmente libere come il sottoscritto.
    Ci sono delle responsabilità terze o collaterali anche nelle legittime scelte personali in special modo quando sono pubbliche e riguardano altre persone o intere comunità . I nostri criteri metodologici di “passaggio salutare o….da movimento di liberazione” intellettualmente ineccepibili possono diventano disastro o derimenti nelle coscienze dei meno attrezzati alle rivoluzioni e manna per i funambolici e avvezzi gestori dei piccoli poteri nelle caste locali.
    Il problema non sarà il mio . Da tempo mi sono costruito delle notevoli e articolate vie di fuga. E paradossalmente sono contento di non dovere vivere questo delicato e traumatico passaggio con le necessarie e ricorrenti lacerazioni nella mia famiglia. Mi piacerebbe discutere di scelte di Politica senza risentimento o rancore politicistico . Per me l’inizio di ogni impegno anche solo di discussione oltre che di confronto deve essere finalizzato non solo alla filosofia politica o un pensiero politico ma alla vita politica. Io immodestamente mi considero , uno dei tanti figli comunque della ‘modernità’ che siamo o siamo stati cartesiani, abbiamo pensato che la cosa , le azioni concrete fossero costrette a seguire il pensiero certo e vi si devono adeguare per non sfuggire al pensiero stesso. Ora sono convinto che : No! C’è prima la vita politica, già dispiegata , già presente. E qualsiasi modo di pensare alla politica, qualsiasi forma essa assume deve partire da questa vita e non viceversa.
    La nostra azione politica punta essenzialmente alla valorizzazione della cittadinanza individualizzata , attiva, riflessiva e responsabile. Un individualismo socialmente autonomo ed estroverso , affermazione della libertà individuale come valore supremo , epicentro e motore della politica moderna in una società complessa e cardine delle fondamentali istituzioni politiche ed economiche nel nuovo secolo della storia sociale dell’Occidente. Non un individualismo atomistico o asociale, privo di legami e , persino, di identità, ma un individualismo , attivo e riflessivo, che è stato felicemente definito “molecolare”, per il quale gli individui sono necessariamente immersi in reti , provvisorie e non , di legami (familiari, amicali,di coppia amorosa , associativi, ecc.) da cui ricavano socializzazione, identità. E’ insomma l’individuo di Hume , Montesquieu e Popper non quello di Machiavelli, Hobbes e del liberismo neoclassico nell’età della mondializzazione.
    Questa mia possibile via di fuga intellettualmente onesta per ribadire il principio delle responsabilità più che delle convinzioni ma soprattutto per rimarcare una autonomia di giudizio e una libertà di comportamento che sicuramente troverà d’accordo tutta la mia famiglia nel rispetto umano del valore dell’ amicizia ma soprattutto della verità .”Amicus Plato sed magis amica veritas”
    Chiudo ancora con lo scritto di mio fratello Tonino per rinnovare un ricordo e sottolineare una coerenza.
    “Già questo mio sfogo spero , farà in modo che anche questi momenti delicati e importanti non siano solo lo stimolo per l’abbandono del campo o il disinteresse per la politica che ribadirebbe il consolidamento di comportamenti e poteri personali non sempre meritevoli ma siano soprattutto il ripristino della continuità virtuosa e democratica e ,perché no, cristiana e il vero inizio di un modo e uno stile della politica che da tempo ha abbandonato anche Grotta”.
    mauro.orlando@libero.it

  3. aladino said

    beh credo che il signor ciriaco de mita a cui faccio i miei milgiori auguri non ne vuole proprio sapere della vita….si signor demita….la vita non è solo politica…non è una questione di età…ma credo che una personalità del suo spessore potrebbe far altro come l’editorialista, scrivere libri e non certamente scendere così in basso nella lottuncola politica provinciale….giacchè mi piace ricordarla come uno dei politici più importanti italiani ed uno dei più imortanti d’irpinia. purtroppo questo suo attaccamento alla politica è come l’attaccarsi dell’edera all’albero…s emuore l’albero anche l’edera ha la stessa sorte… il consiglio è di fare “politica” con altri metodi e se vorrebbe potrebbe e dovrebbe anche cercae soddisfazioni anche in altre attività…dato che la vita è anche altra cosa al difuori della politica…

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