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GIOVANI E INTERNET: SI PARLA MOLTO SI STUDIA POCO E AUMENTANO I RISCHI SULLA RETE

Posted by irpinianelmondo su febbraio 3, 2009

internet-e-giovani03.02.2009-L’aumentato utilizzo dei social network come Facebook porterebbe con sé molte opportunità di contatto tra i ragazzi, aiutati a superare le timidezze a

coltivare i propri interessi insieme agli altri. Il tempo dedicato a fare

ricerche è però sempre meno. E sale il rischio adescamento: dal 1998 ad oggi in

Italia sono stati chiusi per pedofilia 177 siti. Il Moige lancia una campagna

informativa: esperti del movimento entreranno in 50 scuole per incontrare

studenti, genitori e docenti.

Sembra ridursi sempre più il tempo che i giovani dedicano ad internet per

realizzare ricerche o per trovare informazioni di supporto allo studio. In calo

sarebbe anche la recente abitudine intrapresa dai ragazzi di scaricare dal web

file musicali o multimediali di ogni genere. Sale invece l’utilizzo della rete

per comunicare con gli altri o per fare nuove amicizie: un fenomeno che spiega

il boom dei social network come Facebook, il luogo virtuale per eccellenza dove

si possono facilmente conoscere nuovi amici, ma anche chiacchiere in chat,

scambiarsi confidenze, raccontare la propria vita quotidiana a tutti, otre che

inserire le proprie foto.

La moda del suo utilizzo starebbe però anche ampliando le possibilità di

adescamento dei minori su internet: una triste escalation di ragazzi caduti in

trappole tese da individui spietati che spesso celano la loro vera identità e i

loro scopi per “colpire” al momento opportuno.

I dati provengono da un’indagine condotta da Swg per il Movimento italiano

genitori (Moige). In base allo studio risulta che l’utilizzo della rete

porterebbe con sé molte opportunità di contatto tra i ragazzi, aiutati a

superare le timidezze a coltivare i propri interessi insieme agli altri, ma

anche diversi pericoli, primo fra tutti quello dell’adescamento dei pedofili.

Per mettere in guardia ragazzi e genitori, aiutandoli a riconoscere i

pericoli e a utilizzare gli strumenti di sicurezza, il Moige lancia una

campagna di informazione, che ha preso il via a fine gennaio per coinvolgere 50

scuole medie inferiori in due anni: 28 nel 2009 e le altre nel 2010. Gli

esperti del movimento dei genitori entreranno nelle aule insieme agli agenti

della polizia postale nelle ore di lezione, mentre al pomeriggio incontreranno

genitori e docenti, che spiegare loro come utilizzare gli strumenti di

controllo per la verifica e la limitazione della navigazione.

Sei genitori su dieci, infatti, secondo la ricerca, non adottano alcun

sistema di controllo sul computer, nonostante il fatto di essere preoccupati:

l’83% dei 600 genitori con figli compresi tra gli 11 e i 15 anni che hanno

partecipato all’indagine, ammette di avere il timore di pedofili o di un uso

pericoloso di internet da parte dei propri figli. “L’avvento dei nuovi social

network con Facebook e My Space potrebbe incrementare il rischio di adescamento

per i nostri ragazzi”, spiega Diego Busi, direttore della divisione

investigativa della polizia postale. “La nostra campagna – sottolinea Maria

Rita Munizzi, presidente del Moige – nasce proprio per questo motivo: noi

adulti, genitori e insegnanti, non possiamo più permetterci di restare

nell’ignoranza ma dobbiamo iniziare a conoscere internet e gli strumenti a

nostra disposizione per proteggere i ragazzi, insegnare loro a utilizzarlo e

assicurare loro una navigazione sicura”.

Malgrado si operi in un ambito virtuale, i pericoli sono più che reali:

secondo la polizia postale dal 1998 ad oggi in Italia sono stati chiusi per

pedofilia 177 siti internet. E poco meno di altri 11mila siti internet

pedofili, scoperti durante l’attività investigativa, sono stati poi segnalati

dagli agenti italiani alle forze di polizia di altri Paesi. Negli ultimi dieci

anni, grazie al lavoro di controllo, sono scattati 238 arresti e 4.465 denunce.

In tutto la polizia postale italiana ha controllato oltre 293mila siti

internet. (tecnica della scuola)

5 Risposte a “GIOVANI E INTERNET: SI PARLA MOLTO SI STUDIA POCO E AUMENTANO I RISCHI SULLA RETE”

  1. lelletta said

    complimentiiiiii!!!! =) =) =) =) =) =) =) =) =)

  2. lelletta said

    a cicci, state nkampana ke sta lelletta ve sta de sopraaaaaaa!!!!! cmq bell’articolo!

  3. la bimba elettroshokkata said

    bello
    complimenti

  4. Mat said

    bello 🙂
    complimenti 🙂

  5. daniele said

    bello

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