DECRETO SICUREZZA. SI ALLE “RONDE PADANE”. I MEDICI DENUNCIANO I CLANDESTINI
Posted by irpinianelmondo su febbraio 5, 2009
05.02.2009-QN-Con 154 voti a favore, 114 contrari e zero astenuti l’aula del Senato ha approvato in prima lettura il ddl sicurezza che va alla Camera.
Primo sì del Senato al ddl sicurezza tra le polemiche dell’opposizione che parla con Anna Finocchiaro di “manifesto ideologico” verso gli extracomunitari. Dopo la stretta di ieri sul 41bis per i mafiosi oggi il Senato ha approvato norme che “rivoluzionano” la normativa sulla sicurezza. I medici potranno denunciare all’autorità giudiziarie gli immigrati clandestini. Le persone senza fissa dimora saranno schedate. La tassa per il permesso di soggiorno è fissata da 80 a 200 euro. Autorizzate inoltre le ‘ronde padane’ ma non armate.
Dopo che il governo ieri è stato battuto tre volte sulla stretta sui centri di permanenza e sui ricongiungimenti familiari, oggi il Senato è andato avanti rapidamente nelle votazioni degli ultimi dei 55 articoli del ddl sicurezza.
A cominciare dall’emendamento della Lega che cancella la norma per cui il medico non deve denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche.
L’emendamento a prima firma Federico Bricolo, capogruppo del Carroccio, è passato con 156 sì, 132 no, un astenuto. Carcere e tassa permesso di soggiorno. L’emendamento della Lega oltre a dare la possibilità ai medici di denunciare i clandestini che si rivolgono per cure alle strutture sanitarie pubbliche, prevede il carcere fino a quattro anni per i clandestini che rimangono sul territorio nazionale nonostante l’espulsione e fissa da 80 a 200 euro la tassa per il permesso di soggiorno.
Nasce poi il registro dei clochard. I clochard che vivono in Italia dovranno essere iscritti in un registro nazionale che verrà istituito presso il ministero dell’Interno. L’Aula di palazzo Madama ha approvato l’articolo 44 del ddl sicurezza che prevede la schedatura dei senza fissa dimora da avviare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Sì alle ‘ronde padane’. Il Senato ha approvato l’articolo 46 del ddl sicurezza che istituzionalizza le cosiddette ‘ronde padanè. Nella norma si prevede, infatti, che gli enti locali saranno ‘legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientalE’.
Ma, grazie a un emendamento del Pd, primo firmatario Felice Casson, le ronde non potranno girare armate e non potranno ‘cooperare nello svolgimento dell’attività di presidio del territoriO’ così come era stato previsto invece nel testo licenziato dalla commissione Giustizia del Senato. Ok a norma contro apologia mafia sul web.
Il Senato ha approvato nel ddl sicurezza l’emendamento proposto dal capogruppo Udc Gianpiero D’Alia, riformulato e quindi accolto dal governo, che vieta l’apologia o l’incitamento via Internet o telematica in genere dell’attività della criminalità organizzata, delle associazioni eversive, nonchè di incitamento alla violenza sessuale, all’odio etnico, razziale e religioso.
Non più carcere per i writers. Alla fine la Lega la spunta e per i writers non si prevede più il carcere. Mentre le multe si riducono a meno della metà. L’Aula del Senato ha infatti approvato alcuni emendamenti del Carroccio che eliminano dal ddl del governo la previsione del carcere per chi imbratta i muri delle città. Si stabilisce anche che chiunque venda bombolette spray a minorenni con vernici non biodegradabili venga punito con una sanzione amministrativa fino a 1.000 euro.
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