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NAPOLI. TANGENTOPOLI SANITA’: INTERCETTATO UN IMPRENDITORE: “CI DOBBIAMO MANGIARE LA CITTA’ “

Posted by irpinianelmondo su febbraio 14, 2009

intercettazioni14.02.2009– campaniareport-Davano specifiche disposizioni in ordine alla predisposizione degli atti; concordavano l’ammontare da indicare nelle offerte presentate, con specifiche indicazioni al fine di maggiorare l’importo dei lavori; intervenivano “personalmente” nella predisposizione della relativa documentazione tecnica e amministrativa, anche su supporti informatici. Sono i funzionari dell’Ufficio tecnico dell’Asl Napoli 1 arrestati questa mattina dai militari della guardia di finanza, nell’ambito dell’inchiesta su un giro di tangenti per appalti nelle strutture sanitarie regionali. L’inchiesta è partita da una denuncia presentata nel dicembre 2006 alla procura di Napoli da un architetto napoletano che era stato escluso dall’incarico per la ristrutturazione di una casa di cura. Il professionista aveva rifiutato di avvalersi di ditte e professionisti imposti al committente dei lavori dai funzionari corrotti dell’Asl.

REGISTRI
Il gip di Napoli che ha firmato le 9 ordinanze di custodia cautelare parla di un’attività del servizio tecnico “svolta fuori del rispetto di qualunque norma o procedura. Basti pensare alla condizione vergognosa nella quale sono stati rinvenuti e sequestrati i registri di protocollo adottati dal predetto servizio tecnico – si legge nell’ordinanza – che dovrebbero costituire per un Ufficio pubblico chiamato a soprintendere allo svolgimento di decine di gare ed affidamenti del valore di decine di milioni di euro all’anno”. I registri cartacei erano pieni di annotazioni a matita, con spazi lasciati in bianco, anche a distanza di mesi, allo scopo di offrire la possibilità di retrodatare a piacimento gli atti di ufficio

LAVORI
Dall’indagine emerge anche che venivano pagate delle ingenti somme per lavori inesistenti o comunque mai iniziati. E’ il caso, ad esempio, dei lavori per la manutenzione straordinaria del presidio sanitario Elena d’Aosta. Secondo l’accusa Giuseppe Fedele, funzionario Asl, e Claudio Ragosta, direttore pro-tempore del servizio Tecnico Centrale manutentivo, entrambi ai domiciliari, avrebbero attestato falsamente il pagamento della somma di 370mila euro a favore dell’impresa Fire Control di Vincenzo Cotugno per lavori all’ospedale San Giovanni Bosco che, in realtà, non sono mai stati completati. L’amministrazione Asl liquidò poi alla società di Cotugno la somma di 270mila euro.

INTERCETTAZIONI
“Ci dobbiamo mangiare Napoli”: questo diceva al telefono un imprenditore rivolgendosi ad un funzionario Asl, entrambi indagati ed intercettati dalla procura di Napoli. Era il 20 aprile del 2007 quando Alfredo Polizza, imprenditore ed amministratore di fatto della Bia Bioinarch srl, affidataria di appalti da parte dell’Asl, chiama Bruno Sielo, funzionario del Servizio Tecnico Centrale manutentivo dell’Asl Na 1, per concordare i prezzi delle gare d’appalto. Sielo dice: “Vi tenete un margine del 20,25!” e Polizza risponde: “Va benissimo!”.

Una Risposta a “NAPOLI. TANGENTOPOLI SANITA’: INTERCETTATO UN IMPRENDITORE: “CI DOBBIAMO MANGIARE LA CITTA’ “”

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