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NOLA (NA) . GRANDE SUCCESSO DI VISITATORI AL ” VILLAGGIO PREISTORICO DI NOLA “. SODDISFAZIONE DELL’ASS. MERIDIES

Posted by irpinianelmondo su febbraio 24, 2009

area-archelogica-nola24.02.2009-Decine di visitatori hanno affollato il Villaggio Preistorico di Nola per la “prima” ufficiale di domenica scorsa, dopo alcuni mesi di chiusura, per i lavori realizzati dalla soprintendenza e dalla Regione Campania. L’area archeologica ha finalmente un volto più degno e la gente ha dimostrato di apprezzare i lavori svolti e l’impegno dell’Associazione Meridiesnella cura del sito e nella realizzazione delle attività di supporto didattico e informativo per i visitatori.  “La presenza di tanti visitatori per la riapertura ci conforta molto e ci da ancora maggiore carica per i prossimi obiettivi – ha sottolineato Angelo Amato de Serpis, Presidente di Meridies -, come la salvaguardia del sito e la creazione di un piccolo parco della preistoria con finalità didattiche che abbiamo già iniziato a porre in essere, con la realizzazione di un tipico fuoco dell’età del bronzo ed uno stenditoio per le pelli.

Il nostro impegno proseguirà, a partire dalla prossima settimana, con il prevedere, ogni prima domenica del mese, un’apertura dell’area con una finalità tematiche a carattere didattico. Infatti, già da domenica prossima, i visitatori, specie quelli più piccoli, avranno la possibilità di visitare il villaggio e scoprire le tecniche del tempo per la realizzazione dei manufatti ceramici.

Inoltre, a breve, saranno disponibili per i turisti, oltre ai pannelli esplicativi già realizzati da Meridies, anche delle audioguide che stiamo preparando e che consentiranno una visita guidata virtuale dell’area piuttosto completa. Il nostro impegno per questo eccezionale spaccato dell’età del bronzo proseguirà con altre iniziative e, speriamo, con l’aiuto delle istituzioni, di poter rendere il sito sempre più fruibile e sempre più interessante sotto il profilo turistico e didattico.

Speriamo, infatti, di realizzare una ricostruzione scientifica di una delle capanne, di attivare un percorso tattile per i non vedenti e completare, con più attività, il parco preistorico. Meridies da otto anni ha impegnato risorse umane ed economiche che ha affiancato alla soprintendenza per la salvaguardia del sito.

Se le capanne di Nola, nonostante tutto, sono ancora lì, molto è dovuto alla presenza costante dei volontari di Meridies e delle iniziative poste in essere da esse. Oggi, ancora più di prima, ci sono delle situazioni di pericolo per la sopravvivenza delle capanne, dovute alla necessità urgente di un intervento di restauro e consolidamento delle strutture capannicole ed una risoluzione definitiva del problema della falda acquifera sottostante il villaggio.

Il rischio grande è che, nonostante tutti i nostri sforzi, tra un po’ di tempo, non ci sarà più nulla di questo importantissimo patrimonio archeologico”.

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