IL CASO . TRENITALIA RISARCISCE 1.650 EURO A PENDOLARE LASCIATO SENZA RISCALDAMENTO
Posted by irpinianelmondo su marzo 30, 2009
30.03.2009-Si viaggia su un treno dalle carrozze gelide? Il giudice di pace può riconoscere i danni. E’ andata così a un passeggero romano che il 18 marzo del 2006 si trovava su un vagone senza riscaldamento. Nei giorni scorsi si è visto riconoscere un risarcimento danni che
ha condannato Trenitalia a pagare al viaggiatore 1.650 euro: 350 per i danni e il resto per le spese legali. E i viaggiatori di tutt’Italia festeggiano. Ettore Fittavolini, presidente dell’Associazione Pendolari di Piacenza: «Questa è musica per le nostre orecchie. Le carrozze gelate si verificano un giorno sì e un altro no. Da domani ricominceremo a fare esposti ai giudici di pace, alla Polfer e ai Carabinieri in caso di riscaldamento rotto. Ma soprattutto questo significa dare ancora maggiore peso alle denunce per danni esistenziali che abbiamo presentato finora».
In Trenitalia non sembrano colpiti. «Altri giudici di pace hanno formulato sentenze su altri disservizi denunciati dai viaggiatori. Le abbiamo impugnate e il giudice togato ci ha dato ragione», fanno sapere. «Se Trenitalia vuole risolvere il problema della qualità dei servizi nelle aule giudiziarie non potrà che perdere», risponde Ettore Fittavolini. Gli fa eco Enrico Vesco, assessore ai Trasporti della regione Liguria: «Prima o poi ci si renderà conto che applicare quanto è scritto nei contratti stipulati con le Regioni è meno oneroso che pagare i danni a tutti i viaggiatori».
Gli esposti contro Trenitalia sono centinaia, arrivano dai comitati liguri e lombardi e ora si stanno per aggiungere anche quelle preparate dalle associazioni piemontesi. «Finora ci siamo già visti riconoscere i danni per i ritardi e altri disservizi. Ora si aggiungono anche quelli per il freddo delle carrozze. E’ un segnale molto importante», spiega Cesare Carbonari, portavoce del comitato pendolari Milano – Torino.
A riferire l’ultima sentenza che da’ ragione ai viaggiatori è stato il Codacons sottolineando che: «Il Giudice, nella sentenza ha attaccato duramente Trenitalia disponendo la pubblicazione della sentenza, a cura del Codacons e a spese di Trenitalia, sui quotidiani e ordina a Trenitalia di adottare tutte le misure idonee ad eliminare gli effetti dei danni derivati e derivanti dalle inadempienze lamentate».
La vicenda risale al 18 marzo 2006. Il passeggero, un cittadino romano, prese l’Intercity Plus delle 8,27 del mattino diretto a Latina. Salito a bordo del convoglio si sistemò nella carrozza n.10, nella quale era stato assegnato il suo posto. Il passeggero, appena iniziato il viaggio, si accorse subito che i riscaldamenti erano fuori uso. Provò, allora a passare in un’altra carrozza. Senza riuscirci perché le porte intercomunicanti erano bloccate». «Impossibile per tutta la durata del viaggio – ricorda ancora il Codacons – fu anche reperire il personale in servizio sul treno, che non effettuò nemmeno il controllo dei biglietti. Il viaggiatore fu costretto allora ad affrontare l’intero viaggio senza riscaldamenti, in una carrozza gelida. E quindi il giudice Margherita Deffenu – aggiunge l’associazione dei consumatori – scrive: “Probabilmente, dando per certo l’avvenuto intervento immediato di riparazione e di manutenzione richiesto alla stazione operativa di Roma e da questa assicurato, il personale responsabile del servizio non ne ha poi verificato l’esito durante la corsa del 18 marzo 2006, di fatto per inefficienza, disorganizzazione e negligenza».La Stampa
Associazione Regionale Trasporti said
In Lombardia ed in particolare nel nodo ferroviario Milanese, i ritardi derivano dalla carenza infrastrutturale derivante dagli anni trenta. Infatti, manca un collegamento ad ovest per completare l’anello, il Passante Ferroviario non permette tutte le direzione( vero Lambrate, Porta Romana, Cintura Nord e Monza non si può accedere (bisogna fare collegamenti o posizionare scambi).
Detto questo per risolvere i problemi nel nodo ferroviario Milanese bisogna ricostruire il sistema ferroviario demolito alla fine degli anni venti:
Garibaldi FS, Garibaldi Passante e S. Rocco devono essere collegati con Porta Genova e Romolo, Mirabello deve essere collegato con Republica (lato est), devono essere messi scambi a Trecca e Taliedo per permettere ai treni di andare su altre linee e liberare la cintura Nord (ripetutamente satura e con ritardi sopra il possibile) e bisogna inserire la cintura Nord nel Passante presso Villa Pizzone.
Inoltre è necessario un passante AV/AC per tutti i treni veloci in transito. Nel 2018 saranno scaricati su Milano 3000 treni al giorno che, ovviamente la struttura così com’è non può accogliere. Da quest’anno Trenitalia conferma i ritardi causati dalla carenza infrastrutturale e saturazione della cintura Nord. Io ci ero arrivato già nel 2002.
Segnalo pure che Milano Porta Genova ssarà chiusa e al suo posto sarà redatto la città della Moda di Armani. Almeno chiedimo di essere inseriti nel Passante Ovest in sotterranea.
Delusi Saluti
30.000.000 di Viaggiatori
ART