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VOLEVA CHIAMARE LA MAMMA DAL BALCONE : CADE E MUORE BIMBO DI 5 ANNI

Posted by irpinianelmondo su luglio 9, 2009

09.07.2009-Si è sporto dal terrazzino perché voleva chiamare la mamma, che lo aveva lasciato in casa da solo per andare a comprare del pane. Ed è morto, il piccolo Gabriele, cadendo dal sesto piano, dopo un volo di oltre una quindicina di metri. La tragedia si è consumata questa mattina a Ivrea (Torino), in corso Massimo D’Azeglio, e per evitarla sarebbero bastati pochi minuti, forse addirittura pochi secondi, perché la madre del bambino ormai stava rincasando. Gabriele Maneia aveva cinque anni e, a maggio, era sopravvissuto a un altro incidente: una motocicletta gli aveva fatto perdere l’equilibrio mentre attraversava la strada in bicicletta sulle strisce pedonali. Era il figlio di Liliana Santos Ferreira, 31 anni, di origine brasiliana, e di un italiano, Alexander Maneia, operaio nella vicina Bollengo. Quando la mamma è uscita, secondo quanto è stato ricostruito, stava dormendo tranquillamente. Una normale mattinata di faccende domestiche. Niente lasciava presagire la sciagura. Ma Gabriele, al risveglio, ritrovandosi solo in casa ha deciso di affacciarsi dal terrazzo: è salito su una sedia, ha guardato di sotto ed è precipitato. “Ho visto cadere qualcosa – ha detto Davide Brocca, gestore del centro Tim che si trova sulla stessa strada – e in un primo momento mi è sembrato un bambolotto. Poi ho capito che era un bambino. Quando mi sono avvicinato mi sono accorto che respirava ancora. Ansimava. Ho preferito non toccarlo e sono corso in negozio per dare l’allarme”. Gabriele è caduto sul fianco destro senza battere la testolina. I soccorritori, però, non hanno potuto salvarlo: è morto in ospedale. Anche la mamma, sconvolta dallo choc, vi è stata portata per accertamenti; solo nel pomeriggio i medici hanno deciso di dimetterla. Sul posto, insieme ai carabinieri, è arrivata anche il procuratore di Ivrea, Elena Daloiso. E’ molto probabile l’apertura di un’inchiesta: bisognerà verificare se esistono gli estremi del reato di abbandono di incapace. ansa

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