CASSAZIONE . NON EMETTE LO SCONTRINO : LICENZIATA CASSIERA DI UN BAR
Posted by irpinianelmondo su gennaio 10, 2010
10.01.2010-La pratica di non battere lo scontrino fiscale costa cara, e si paga anche con il licenziamento. La Cassazione ammette anche i controlli «occulti» fatti dagli 007. In questo modo la sezione Lavoro (sentenza 26991/09) ha convalidato il licenziamento nei confronti di una dipendente del Casinò di Sanremo, colpevole di avere omesso di consegnare lo scontrino fiscale ai clienti del bar. La barista era stata inchiodata dai controlli di una agenzia investigativa intervenuta per fare luce sulle mancate registrazioni delle consumazioni. La donna, il cui licenziamento era stato convalidato dalla Corte d’appello di Genova, nel gennaio 2006, ha provato a difendersi in Cassazione sostenendo che il fatto di non battere gli scontrini era un «comportamento illecito» ma «autorizzato e corrispondente ad una prassi». Piazza Cavour, bocciando il ricorso, ha convalidato la legittimità dell’espulsione. Quanto al fatto che la cosa era venuta fuori in seguito a controlli occulti degli 007, la Suprema Corte ha rilevato che le norme per la tutela del patrimonio aziendale «non vietano al datore di lavoro» di ricorrere ai «mezzi necessari ad assicurare la sopravvivenza dell’impresa, quali i controlli occulti di un’agenzia investigativa contro attività fraudolente o penalmente irrilevanti».
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