PROCESSO MILLS : ATTESA PER OGGI LA SENTENZA DEFINITIVA DELLA CASSAZIONE
Posted by irpinianelmondo su febbraio 25, 2010
25.02.2010 -Oggi la Corte di Cassazione è chiamata a giudicare l’avvocato inglese David Mills, condannato in primo e secondo grado a Milano a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Oggetto del processo un presunto versamento di 600mila dollari che Mills avrebbe ricevuto per rilasciare dichiarazioni false o reticenti in due vecchi processi milanesi: All Iberian e quello sulla corruzione nella Guardia di Finanza. Una corruzione in atti giudiziari che i giudici d’appello hanno ritenuto «susseguente» e non «antecedente» alle testimonianze di Mills.
Il momento in cui si consumò il reato fu infatti, per i giudici milanesi, il 29 febbraio 2000, quando il legale inglese, ritenuto l’ideatore del sistema di società off-shore della Finivest entrò nella disponibilità della somma che, secondo l’accusa, gli sarebbe stata promessa nel 1999. Il difensore di Mills, Federico Cecconi, ha sempre sostenuto l’estraneità del suo assistito alle accuse. Di quei 600mila dollari, per Cecconi, che si è avvalso di svariate consulenze, non vi è traccia nel processo. Mancano inoltre, la qualità di pubblico ufficiale in cui avrebbe reso quelle dichiarazioni, la prova di un accordo corruttivo e la prova che sia stata resa una falsa testimonianza per favorire Silvio Berlusconi.
Per il premier, invece, il processo ricomincerà il 27 gennaio ed è ancora in primo grado per via della sospensione dovuta al Lodo Alfano, poi dichiarato parzialmente incostituzionale dalla Consulta. Il dibattimento è ancora alla fasi iniziali. Nella scora udienza, a gennaio, gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, non hanno prestato il consenso all’utilizzabilità degli atti formatisi nel processo a Mills prima dello stralcio della posizione del premier in conseguenza del Lodo Alfano. I giudici li avevano invece ritenuti validi ma con la riserva di valutare la loro utilizzabilità di volta in volta. Poi avevano disposto un rinvio, in attesa, appunto, del verdetto della Cassazione per il coimputato del premier David Mills. La Stampa
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