REGIONE CAMPANIA . SANITA’ NEL CAOS : IMPRENDITORI INCATENATI E SINDACI SUL TETTO
Posted by irpinianelmondo su settembre 17, 2010
17.09.2010-In catene e con un nastrino nero al braccio davanti all’ingresso della Giunta Regionale per protestare contro lo stop ai pagamenti delle prestazioni disposto dal presidente Caldoro. L’Aspat (Associazione sanità privata accreditata territoriale) si è mobilitata assieme ad altre associazioni anch’esse maggiormente rappresentative per ottenere risposte dall’amministrazione regionale sui tempi di erogazione dei crediti per le prestazioni eseguite. Servono immediatamente oltre centocinquanta milioni di euro, per dare respiro ad un comparto che non vede retribuite le proprie spettanze da oltre 15 mesi. A rischio centinaia di posti di lavoro nel comparto sanitario privato campano.
Una protesta che ha portato come esito un’incontro di una delegazione con il sub commissario Giuseppe Zuccatelli che, riferiscono i presenti alla riunione, “ha pienamente condiviso il nostro punto di non ritorno e le difficoltà di natura finanziaria che stiamo affrontando”. Zuccatelli si è impegnato con le associazioni a presentare, nel pomeriggio, alla Giunta, misure finanziarie ad hoc per tutelare le strutture convenzionate. Le decisioni che emergeranno da Santa Lucia saranno rese note oggi pomeriggio. “Abbiamo trovato un commissario edotto e solidale sulle nostre problematiche. Attendiamo oggi gli esiti positivi di questa manovra finanziaria” commenta il presidente di Aspat Campania Pier Paolo Polizzi.
Nel corso della manifestazione il Coordinatore Regionale Antonio Gambardella, insieme a tantissimi imprenditori della sanità privata dell’intera regione, si è incatenato davanti all’ingresso principale della Regione denunciando con questo gesto eclatante e provocatorio la “disperazione” dell’intero comparto che è oramai allo stremo delle forze sia economiche che gestionali. Già da tempo, commenta Gambardella, avevamo avvertito l’Ente Regione che l‘apodittica delibera del blocco dei pagamenti ci avrebbe messo ulteriormente in ginocchio. Il Decreto emanato da Caldoro (pagamenti bloccati alla sanità privata sino alla programmazione del riordino di spesa, unici a essere pagati i dipendenti pubblici) di fatto, continua Gambardella decreta la morte non solo cerebrale del comparto sanità. I centri accreditati che rappresentiamo vantano crediti non estinti in media da 12-20 mesi.
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