AVELLINO . LA LOTTA ALLA MAFIA RACCONTATA DAL MAGISTRATO ALAYA AGLI STUDENTI

04.02.2011-Teatro civile, Ayala racconta agli studenti i drammatici giorni della lotta alla mafia con Falcone e Borsellino: “Troppe le ombre che ancora oggi incombono sul Paese”

 “Con questa narrazione teatrale intendo ricostruire senza mitizzazioni l’intensa esperienza professionale ed umana del pool antimafia di Palermo, cogliendo ed evidenziando anche gli aspetti meno conosciuti di quella esperienza, che ancora oggi può insegnare qualcosa”. Lo afferma il giudice Giuseppe Ayala, protagonista della messa in scena “Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino”, sul palco del Gesualdo, di fronte ad un pubblico di giovani studenti delle scuole medie superiori, che ha assistito allo spettacolo del cartellone di impegno civile. “Per me è importante poter avere un confronto diretto con tanti giovani – ha incalzato il magistrato – per raccontare e testimoniare spaccati drammatici della nostra realtà”. La piece teatrale di Ayala si rivela uno sguardo acuto e critico sulle vicende del Paese, in particolare sulla lotta alla criminalità organizzata e sulle complesse implicazioni di politica e potere economico. “A fermare il pool non è stata la mafia – ha asserito il giudice – ma certi apparati, che non perseguono il bene del Paese. Un disegno nato sin dal 1988, quattro anni prima dell’assassinio di Falcone e Borsellino. Ancora oggi il nodo con la politica non è affatto sciolto”.