PENSIONI DI ANZIANITA’ A 43 ANNI
Posted by irpinianelmondo su novembre 30, 2011
30.11.2011-Aumento di 1-2 punti delle aliquote contributive dei lavoratori autonomi. E possibile stretta immediata sui pensionamenti di anzianità ancorati al solo canale contributivo (a prescindere dall’età anagrafica) con l’innalzamento della soglia di uscita da 40 a 41-43 anni di contribuzione. Sono queste al momento le ipotesi più gettonate, insieme al blocco, totale o parziale, di almeno un anno del recupero dell’inflazione sui trattamenti (v. l’altro articolo in questa pagina), del pacchetto previdenziale che sarà inserito nel decreto sulla manovra. Un pacchetto che anticiperà la riforma organica vera e propria, destinata a vedere la luce tra la fine dell’anno e il mese di gennaio. Nel menù degli interventi considerati urgenti continua a far parte l’adozione del contributivo, nella forma pro rata, per tutte le pensioni dal 1° gennaio del 2012 e il decollo già dal prossimo anno del percorso per alzare il requisito di vecchiaia, che verrebbe anche velocizzato facendo salire l’asticella a 65 anni già nel 2018 o 2020 e non più nel 2026.
Tra le opzioni alle quali stanno lavorando i tecnici del ministero del Lavoro e del Tesoro spunta anche un contributo di solidarietà per gli iscritti ai fondi previdenziali con trattamenti privilegiati (elettrici, telefonici, dirigenti e via dicendo), che però allo stato attuale sarebbe solo oggetto di un’attenta valutazione. La decisione sulle misure da anticipare nel decreto sarà presa soltanto nel fine settimana. Anche perché le strategie del ministero del Lavoro e della Ragioneria generale dello Stato non sembrano ancora collimare. Sull’anticipo dal 2013 al 2012 del meccanismo sull’aggancio alla speranza di vita non sembra esserci ancora una convergenza.
Ma è soprattutto sul delicatissimo versante del superamento in toto dei pensionamenti di anzianità che sembrano esserci diverse scuole di pensiero: i tecnici del Tesoro spingono per un’accelerazione delle quote (somma di età anagrafica e contributiva) per arrivare a «quota 100» nel 2015 mentre il ministro Elsa Fornero sembra prediligere un meccanismo flessibile di uscite con una forbice 63-68 (0 70) anni. Una riflessione sarebbe in corso anche sulla stretta sui pensionamenti di anzianità con il solo canale contributivo dei 40 anni, ovvero quelli ai quali si accede a prescindere dall’età anagrafica raggiunta. L’idea sarebbe di alzare di uno o tre anni la soglia contributiva di accesso alla pensione. Una questione strategica, visto che interessa circa due terzi dei pensionamenti anticipati. Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/9ZYPx
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