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SCUOLA. I PRESIDI SCRIVONO AL MINISTRO : NON CI SONO SOLDI PER PAGARE SUPPLENTI E PULIZIE

Posted by irpinianelmondo su gennaio 17, 2010

17.01.2010-I dirigenti scolastici scrivono alla Gelmini per chiedere più fondi. Poco prima di Natale le scuole hanno ricevuto una circolare del ministero con su scritta la cifra che potranno mettere a bilancio per il 2010 e con un monito preciso “non ci saranno altri fondi”. Ma i dirigenti non ci stanno: l’Anp, l’associazione nazionale dei presidi, ha preso carta e penna e inviato una lettera al ministero firmata dal presidente, Giorgio Rembado, in cui si dice che alcune delle indicazioni fornite da viale Trastevere sui bilanci “aggravano la situazione finanziaria degli istituti, già di per sé pericolosamente precaria”. Un giro elegante di parole per dire che i soldi non bastano. L’Anp scrive al Miur che, in pratica, se si prende la cifra a disposizione di ciascuna scuola, una volte detratte le spese per il fondo di istituto, per le pulizie e gli esami di Stato, resta “una esigua differenza che dovrebbe coprire le spese per le supplenze brevi e il fabbisogno per il funzionamento”. Risorse che secondo i primi calcoli effettuati dall’Associazione nazionale dei presidi che si basano su “con un campione significativo di scuole” sono “assolutamente inadeguate”. Insomma, le scuole lanciano l’allarme fondi. Secondo quanto ha valutato l’Anp, spiega sempre Rembado nella lettera, nel secondo quadrimestre ci saranno istituti che non avranno i soldi per pagare i supplenti e per il funzionamento didattico e amministrativo. Vale a dire che non potranno chiamare sostituti in caso di assenze dei professori o pagare il materiale corrente che viene consumato in classe e in segreteria. Probabilmente, come succede da anni, gli istituti ripiegheranno sulle famiglie. Anche se stavolta sarà più difficile aumentare i contributi a carico di mamme e papà con la crisi in atto. Anche per questo i presidi chiedono al ministero di fare chiarezza definitivamente sui debiti che lo Stato ha con gli istituti scolastici che, negli scorsi anni, hanno anticipato molte spese. Si tratta di un miliardo di euro che la nota ministeriale chiede di mettere fuori bilancio. Il che avvertono dall’Anp manderà “in grave disavanzo di amministrazione” tutte le istituzioni scolastiche. Qual è il meccanismo? I fondi stanziati per il 2010 sono inferiori rispetto alle necessità delle scuole. Mettendo i residui attivi (i crediti) fuori bilancio i presidi andranno in rosso. A quel punto bisognerà vedere se i Consigli di istituto saranno disposti a firmare bilanci in passivo, anche perché potrebbero non superare il vaglio dei revisiori dei conti. Dunque, gli istituti con le casse più vuote potrebbero essere costretti a chiamare un commissario ministeriale per risolvere la situazione se lo Stato non onorerà almeno in parte i suoi debiti. Ultimo capitolo, quello che riguarda le pulizie. Il ministero ha tagliato anche lì: le scuole potranno spendere il 25% in meno. “Il che- avvertono i dirigenti che già sono alle prese con le ditte che si occupano di pulire- determinerà un peggioramento significativo del servizio”. Ovvero ci potrebbero essere bagni e aule meno puliti e bidelli tolti dalla sorveglianza per riprendere in mano scope e stracci. «Mi dispiace – è la risposta del ministro alle critiche alla riforma delle superiori durante un’intervista del Tg4 – che si faccia della controinformazione. Ma ormai sappiamo che ogni riforma, ogni cambiamento, è sempre accompagnato nel nostro paese da forti critiche da parte di alcune frange estremiste della sinistra. Noi, però, procediamo. Crediamo di essere dalla parte della ragione e pensiamo soprattutto che si risponde alla crisi ridando peso specifico, ridando valore alla scuola stessa. Sono molti di più, non solo gli studenti e le famiglie, ma soprattutto gli insegnanti e i dirigenti scolastici condividono i contenuti di una riforma attesa da più di 20 anni». Il Messaggero

Una Risposta to “SCUOLA. I PRESIDI SCRIVONO AL MINISTRO : NON CI SONO SOLDI PER PAGARE SUPPLENTI E PULIZIE”

  1. vincenzo said

    Gentile Professore Minenna,
    grazie per i suoi apprezzamenti .

    Per ricevere una risposta alla Sua domanda è necessario che la stessa
    venga inserita nel sito ( e non in questa meil) nella sezione
    “commenti ” in corrispondenza di un articolo arttinente la materia
    che Le interessa ( Es. qualche articolo di scuola). Le rsponderà, per
    quanto possibile ma sempre con competenza e scrupolosita’ , un
    nostro esperto collaboratore .
    Grazie ed auguri
    irpinianelmondo.it

    Il 20 gennaio 2010 20.45, vinmin50 ha scritto:
    > Salve, per concidenza ho appresso del servizio reso da codesto sito.Davvero complimenti per le risposte esaustive che fornite.
    > Vorrei, porre, cortesemente, il seguente quesito:
    > – In qualità di docente di istruzione superiore per circa dieci anni ho svolto attività di ricerca sociale fra gli studenti delle scuoole della mia città, occupanddomi di problemi alcol correlati, assunzione di sostanze stupefacenti e divianza minorile. Preciso che tutti le ricerche sono state sempre effettuate nell’ambito di progetti scolastici regolamente autorizzati. A seguito della pubblicazione di dati, allarmanti, sui consumi di sostanze stupefenti, il giorno 7 giugno 2006 alle ore 11,00 circa, a fine delle lezioni per rientrare a casa, subivo nell’area scoperta, adibita a parcheggio auto, del mio istituto una violenta aggressione da parte di individui (rimasti ignoti)in cui riportavo postumi. Da parte dell’istituto l’evento veniva denunciato alla competente sede INAIL che al termine del periodo di infortunio non rinosceva alcun indennizzo. Per mia ignoranza non venivo informato della possibilità di prentare istanza per il rinoscimento della causa di servizio che invece ho richiesto, solamente, a gennaio 2009 e riconosciuta con l’attribuzione dell’ottava categoria e senza liquidazione, perchè istanza tardiva, dell’equo indennizzo.
    > Contro l’INAIL adivo il Giudice del Lavoro che chiamava l’Avvocatura della Stato.Questa con la sua costituzione in giudizio dichiarava
    “che per come sia stata svolta l’attività progettuale del docente, non si può riconoscere alcuna indennità.”Il giudice si riservava la decisione a fine naggio 2010.
    > Vi chiedo se è regolare il comportamento dell’Avvocatura? Tutti ii progetti di ricerca hanno avuto enorme ricaduta sulla conoscenza, da parte della cittadianza, delle problematiche giovanili della mia città. Dove posso avere sbagliato? premesso che molti esponenti politici, sanitari nonchè della magistratura e della prefettura hanno partecipato agli incontri apportando le loro essperienze? non potrebbe essere assimilata l’aggressione subita ad incidente in itinere e trovare applicazione la sentenza del Consiglio di Stato n. 5603 del 25.settembre 2006 che ha ribadito che l’infortunio in itinere, occorso al pubblico dipendente nel tragitto compiuto per recarsi al posto di lavoro, può ritenersi dipendente da causa di servizio? Chiedo scusa se sono stato prolisso ma la illustrazione era necessaria. Fino alla data del 20 giugno scorso ho collezionato un folto numero di minacce delle quali alcune fattemi trovare nel mio cassetto personale a scuola. Ringrazio vivamente per la cortesia.Ove ciò fosse possibile gradirei ricevere l’eventuale risposta sulla mail. Saluti prof. Vincenzo Minenna – Andria.
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