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ROMA . RAID PUNTIVO CONTRO COMUNITA’ DI BENGALESI

Posted by irpinianelmondo su Maggio 23, 2009

23.05.2009-Un vero e proprio raid razzista contro alcuni esponenti della comunita’ bengalese impegnati ad allestire lo stand che oggi dovrebbe ospitare i festeggiamenti per il capodanno bengalese organizzato a Roma. E’ avvenuto la scorsa notte nella periferia della capitale, a Villa Gordiani: nel corso dell’assalto, denunciato dalla comunita’ bengalese, sono stati aggrediti cinque immigrati e alcuni di loro sono rimasti feriti. Il raid, racconta un esponente della comunita’ bengalese, Bachcu ‘e’ avvenuto attorno alle 2 della scorsa notte: un gruppo di 20 giovani, armati di spranghe e bastoni di ferro, ha fatto irruzione nel parco e ha aggredito 5 di noi ferendone alcuni’. Un immigrato ‘prima di riuscire a scappare come tutti gli altri e’ rimasto bloccato all’interno di un furgone che e’ stato accerchiato e distrutto con le spranghe’, racconta sempre Bachcu aggiungendo che ‘un ragazzo e’ stato poi ricoverato all’ospedale Vannini con ferite alla spalla e prognosi di dieci giorni’. Gli aggressori, secondo il racconto delle vittime, sarebbero giovani italiani tra i 20 e i 25 anni di eta’ e avrebbero agito a volto scoperto urlando insulti: ‘Che e’ questo festeggiamento per il capodanno Bengalese, bastardi, andate via’. Le vittime hanno denunciato tutto alla polizia. Indagini sono in corso da parte della Digos della Questura di Roma.

La Digos della Questura di Roma ha ascoltato le vittime e i testimoni dell’aggressione. Indagini sono in corso per identificare il gruppo di aggressori, circa 20-25 secondo testimoni, probabilmente italiani. Nel pomeeriggio è previsto un corteo antirazzista: la comunità bengalese sfilerà alle 18 partendo da villa Gordiani, luogo dove è avvenuta l’aggressione e dove si dovrebbe svolgere il capodanno bengalese.

BENGALESI A ROMA: ‘COLPITA UN’INTERA COMUNITA”

“Questa notte non si è voluto semplicemente compiere un atto razzista nei confronti di alcuni immigrati. Si è voluta colpire, invece, una comunità organizzata che vuole manifestare con il suo orgoglio e la sua dignità il proprio diritto ad esprimere la sua identità festeggiando il capodanno bengalese”. Così in una nota l’associazione degli immigrati del Bangladesh Dhumcatu condanan l’aggressione della scorsa notte ai danni di cinque bengalesi intenti a montare, in un parco alla periferia di Roma, le strutture che oggi dovrebbero opsitare il capodanno bengalese. “Come sempre volevamo organizzare la nostra festività al parco di Centocelle -spiegano nella nota- Ma,di fronte ai vari divieti ed in assenza di una soluzione alternativa ci siamo visti costretti a fare un presidio all’interno del parco di Villa Gordiani, luogo che abbiamo sempre rifiutato proprio perché a rischio. Ed infatti, stanotte abbiamo ricevuto la spiacevole visita”.

VITTIME, ABBIAMO AVUTO PAURA
“Stavo dormendo nel furgone dove tenevamo il materiale per la festa. Sono stato svegliato da violenti colpi di bastone contro il furgone che hanno fracassato i vetri. C’erano queste voci che ci insultavano, che dicevano ‘ma che e’ questo capodanno bengalese? Andate vià”. E’ il racconto dell’aggressione dell’altra notte agli stand del capodanno bengalese a Villa Gordiani a Roma reso da Kalu, cittadino bengalese di 35 anni, che ha spiegato come vistosi circondato è fuggito lontano dal furgone per rifugiarsi nella vegetazione.

“Eravamo in cinque – ha spiegato – io dormivo nel furgone, due miei connazionali sotto ai gazebo già montati, altri due giravano per la villa. Quando ho trovato un posto sicuro – prosegue Kalu – ho telefonato al nostro portavoce il quale ci ha detto di rivolgersi alla Polizia”. Insieme a lui, si legge nella denuncia, si sono rivolti agli agenti Noor Anime, 28 anni, e Adnan Sami, 24 anni. Ad avere la peggio è però stato Mohammed Munshi, 34 anni, che si legge ancora nella denuncia, è stato ferito a calci e pugni. Portato in ospedale, è stato dimesso da poche ore. “Io – spiega ancora Kalu – sono stato lievemente ferito ad una mano. Ho avuto molta paura, perché era notte ed erano in tanti armati di pali. Era buio, quindi non sarei in grado di riconoscerli anche se me li facessero vedere”. “Io sono stato ferito ad una spalla – racconta un altro bengalese – ma sono tornato qui a Villa Gordiani a lavorare per la festa. Ma la paura è stata tanta”.

ALEMANNO, REPRIMERE GRUPPI VIOLENTI
“Rivolgo un appello a tutti i cittadini romani e tutte le comunità di immigrati affinché le manifestazioni culturali delle comunità si svolgano nella massima tranquillità e con spirito di ospitalità e di amicizia reciproca. Ogni sforzo va fatto per isolare e per reprimere i gruppi violenti che con qualsiasi motivazione praticano l’intolleranza e l’aggressione inquinando la nostra vita cittadina”. Lo afferma il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Il sindaco ha parlato telefonicamente con Nure Alam Siddiki, detto Bachcu, presidente della Bangladesh Association Roma. Durante il colloquio Alemanno ha espresso a Bachcu la solidarietà dell’amministrazione comunale alla comunità bengalese e alle vittime del raid xenofobo avvenuto la scorsa notte a Villa Gordiani. Il sindaco, inoltre, ha espresso la propria volontà di incontrare all’indomani della conclusione dei festeggiamenti del Capodanno Bangla i rappresentanti della comunità bengalese.

“Tutte le comunità di immigrati regolari che vengono a Roma per lavorare e per convivere pacificamente – conclude Alemanno – sono una risorsa preziosa per la nostra città e il confronto fra culture diverse arricchisce l’identità e la consapevolezza culturale della nostra comunità cittadina”. ansa

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