UE.: GLI STIPENDI D’ORO DEI DRIGENTI SONO UN FLAGELLO SOCIALE.
Posted by irpinianelmondo su Maggio 14, 2008
14.5.2008 – L’Unione europea si prepara ad affrontare il tema degli stipendi d’oro e delle buonuscite milionarie per i dirigenti delle imprese. E’ quanto ha annunciato il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, spiegando che nel corso della riunione dei ministri della zona euro “i salari dei dirigenti delle imprese sono un argomento che si è affrontato, ripercorrendo le raccomandazioni del 2004”. Gli scarti eccessivi che abbiamo visto in alcuno paesi e in alcuni settori sono scandalosi e vogliamo lottare contro gli eccessi”, ha aggiunto Juncker, spiegando: “C’è una differenza enorme tra le nostre richieste di moderazione salariale e gli stipendi percepiti dai dirigenti e stiamo pensando a strumenti fiscali per lottare contro questi eccessi. Non si può più accettare che in termini fiscali le buonuscite miliardarie siano detassate e siano considerati costi generali”. Non è più accettabile che alcuni dirigenti d’impresa abbiano salari eccessivi e abbiano dei ‘paracaduti dorati’, ossia delle buonuscite. Si tratta di un ‘flagello sociale’, e abbiamo insistito sul fatto che l’Eurogruppo può lanciare questo tipo di dibattito”, ha concluso.
Salvatore said
Purtroppo è la cruda realtà e nessuno fa nulla. La recessione è causata dalla sperequazione stipendiale che sta avvicinando la classe media alle soglie della povertà. Non vorrei soffermarmi a fare l’esempio della divisione della torta. Ma forse gli italiani siamo assopiti e nulla ci stupisce, sullo sperpero dei soldi dei contribuenti con stipendi e consulenze da nababbi per pochi intimi. Per fare un esempio, Manager che hanno affossato prima le Ferrovie dello Stato e poi l’Alitalia, oltre ad avere avuto stipendi e compensi annuali faraonici(circa 3milioni di euro) vengono premiati con altrettante buonuscite faraoniche(circa 6,7+13 milioni di euro. Questa è la nostra Italia e la nostra politica. Il mercato stagna perchè il gran numero di lavoratori appartente alla classe media non spende più.
Purtroppo la conversione dalla lira a l’euro che è stata una vera catasrofe, ha contribuito notevolmente, perchè ha dato modo a chi ha potuto di aumentare i prezzi spropositatamente. Nessuno ha vigilato i mercati e s’è guardato bene dal farlo, per cui i prezzi si sono livellati verso l’alto.
La colpa? di tutti, della politica dei commercianti, degli arti- giani.. di chi in quel momento storico aveva un attività con merce, anche di magazzino, acquistata in lire e rivenduta in euro, a loro si sono accodati anche i fornitori e la catastrofe è fatta. Sarebbe bastato vigilare sulla grande distribuzione ed oggi forse parleremo d’altro.Scusate per lo sfogo amaro ma mi rendo conto che noi italiani siamo abituati ad essere dominati.